Un Ospedale, Piano primo, Divisione di Medicina. Spazi che vivono di non desiderati incontri. La necessità sceglie per noi: il medico o l’infermiere incontrano il paziente. Quale medico, quale infermiere, quale paziente non si scelgono. Sceglie la debolezza degli uomini, sceglie la malattia. Ma poi lo incontri, ti sforzi di metterlo a fuoco da ogni punto di vista, tecnico ed umano. E lo fai se sei il paziente e lo fai anche se sei il medico o l’infermiere. Devi capire da zero chi hai davanti. Ed allora per un breve tempo vivete insieme, sviluppate relazioni profondamente umane. Poi tutto sparisce in una dimissione. Una nuova malattia preme dal pronto soccorso ed allora capisci che non potrai mai fermarti, che tutto continuerà a fluire fra corridoi, armadi, lettini intelligenti, pillole e fiale.
A Hospital, First Floor, Division of Medicine. Spaces that live on unwanted encounters. Necessity chooses for us: the doctor or nurse meets the patient. Which doctor, which nurse, which patient are not chosen. The weakness of men chooses, the disease chooses. But then you meet him, you strive to focus on him from every point of view, technical and human. And you do it if you are the patient and you do it even if you are the doctor or nurse. You have to figure out who are you facing from scratch. And then for a short time you live together, develop deeply human relationships. Then everything disappears in a discharge. A new disease is pressing from the emergency room and then you understand that you can never stop, that everything will continue to flow between corridors, wardrobes, intelligent beds, pills and vials.